La tragedia di Elena e i numeri dei figlicidi in Italia
La tragedia della piccola Elena Del Pozzo è l’ultima di una lunga serie. Tra il 2000 e il 2017 sono stati 447 i bambini uccisi in Italia dai loro genitori. Forse bisognerebbe affrontare il problema e parlare di più del figlicidio.
| Cronaca
La tragedia di Elena e i numeri dei figlicidi in Italia
La tragedia della piccola Elena Del Pozzo è l’ultima di una lunga serie. Tra il 2000 e il 2017 sono stati 447 i bambini uccisi in Italia dai loro genitori. Forse bisognerebbe affrontare il problema e parlare di più del figlicidio.
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La tragedia della piccola Elena Del Pozzo è l’ultima di una lunga serie. Tra il 2000 e il 2017 sono stati 447 i bambini uccisi in Italia dai loro genitori. Forse bisognerebbe affrontare il problema e parlare di più del figlicidio.
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La tragedia della piccola Elena Del Pozzo è l’ultima di una lunga serie. Tra il 2000 e il 2017 sono stati 447 i bambini uccisi in Italia dai loro genitori. Forse bisognerebbe affrontare il problema e parlare di più del figlicidio.
C’è una bambina morta, a soli cinque anni. E una madre che ha confessato di averla uccisa. Inutile cercare spiegazioni a quella che resta un’atrocità. Le indagini accerteranno ciò che realmente è successo alla piccola Elena e se davvero la sua vita è stata immolata per la gelosia di una donna nei confronti della nuova compagna dell’ex marito. Quello che è certo è che la tragedia di questa bimba ne segue molte altre. Più di quelle che immaginiamo.
Al di là dei casi clamorosi, quelli di cui tutti ci ricordiamo, i dati sul figlicidio sono preoccupanti e impressionanti. Secondo l’istituto di ricerca Eures, tra il 2000 e il 2017 sono stati 447 i bambini uccisi in Italia dai loro genitori. Ovvero dalle persone di cui più si fidavano al mondo. In sei casi su dieci la responsabile è la madre, ma le percentuali crescono al diminuire dell’età delle vittime, fino ad arrivare quasi al 90% per i bimbi di meno di un anno.
A prescindere che sia la madre o il padre a togliere loro la vita, le dimensioni di questo fenomeno sono ben più ampie di ciò di cui si ha la percezione. Forse perché noi stessi fatichiamo a non rimuovere qualcosa di così atroce: che altro esiste di più terribile di un bimbo ucciso da chi gli ha dato la vita? È qualcosa che va al di là di ogni possibile interpretazione, al di là di ogni possibile dinamica familiare, al di là di ciò che è umanamente comprensibile. Eppure forse bisognerebbe parlarne di più. Per Elena, Daniele, Edith, Andrea, Loris e tutti gli altri piccoli a cui la vita è stata strappata.
Di Annalisa Grandi
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