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Carlo Fusi

Giornalista e commentatore, anacronistico amante della politica, cocciutamente popperiano, perdutamente romanista.

Chiasso e oblio del voto amministrativo

Votare bisogna ed è giusto. Farsi illudere da leader semi improvvisati è altra cosa. Meglio evitare. 

Che sarà dell’Italia senza Mario Draghi

Dopo l’esperienza a Palazzo Chigi Mario Draghi ha già detto che non tornerà a ricoprire incarichi internazionali. Di fronte alle forze politiche attuali l’assenza di Draghi sarà un grande punto interrogativo per il futuro dell’…

Concessioni balneari, un modus operandi che va fermato

Mentre si strombazza che il problema concessioni balneari sia risolto, la realtà è ben diversa. Si è ceduto nuovamente ai bonus e ai ristori e molte criticità vanno ancora risolte.

Ritornano le posizioni contro Draghi

La complicità tra Matteo Salvini e Giuseppe Conte, sul contrasto alle scelte di Draghi, induce a pensare alla possibilità del primo governo Conte.

Centrodestra e centrosinistra: coalizioni di cartapesta

Il centrodestra si presenta unito per vincere e diviso per governare, il centrosinistra non si presenta di certo meglio: opzioni politiche nessuna delle quali all’altezza delle sfide che attendono l’Italia.

Mentre Mario Draghi conquista gli Usa, il governo italiano gioca come in un film di Sergio Leone

Soltanto 24 ore dopo l’appello di Draghi a Biden di riaprire il dialogo con Putin, arriva la telefonata tra Washington e Mosca. Un vero capo di un Governo che, nel frattempo, non vuole saperne di costruire una maggioranza seria…

Unità di governo cercasi

Dal dopoguerra in Italia l’antiamericanismo prospera in molti versanti del sistema politico, sia a destra che a sinistra.  La guerra tra Mosca e Kiev ha lubrificato vecchie ideologie che sembravano arrugginite.

A 12 mesi dal ritorno alle urne, la nostra classe politica si cimenta su TikTok

Mancano solo 12 mesi, giorno più giorno meno, alle prossime elezioni e la classe politica sembra occupata a rimpinguare seggi senza criterio e fare propaganda su TikTok. E il futuro? Un vorrei ma non posso.

Il 25 aprile è da sempre una data divisiva

L’Italia è un Paese che trascura una memoria condivisa, a confermarlo è il 25 aprile: quella che dovrebbe essere la ricorrenza più unitaria è da sempre una data divisiva.

Macron in salita

Tra due settimane si giocherà l’ultima partita delle elezioni francesi, con il quasi confermato vantaggio di Emmanuel Macron sulla candidata Marine Le Pen. Comunque andrà, ai francesi spetterà un commander in chief voluto dalla…

Adesso basta

Per qualunque coalizione politica l’asse fondante dovrebbe essere la politica estera, la scelta da quale parte stare. A maggior ragione in questa guerra. Ebbene, su questo fronte le coalizioni di centrodestra e di centrosin…

Dentro o fuori

Abbiamo leader che la mattina dicono una cosa e la sera l’opposto: basta avere un microfono davanti, che problema c’è? Ma sulla guerra non si può fare così