Fulvio Giuliani
Direttore quotidiano La Ragione. Giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, moderatore e presentatore.
La Russia di Putin
Questa è la Russia di Putin: un incubo a cielo aperto. Una distopia da far invidia ai più fantasiosi sceneggiatori di fiction
Voci e storie a Porto Cervo, semplicemente grazie!
Si chiude con la presentazione dello scrittore Maurizio De Giovanni la seconda edizione della kermesse Voci e Storie a Porto Cervo de La Ragione
Vannacci, le parole e la vergogna
Parliamo ancora del caso Vannacci, l’uomo dichiaratosi l’erede di Giulio Cesare, attraverso una lettera arrivata al direttore Fulvio Giuliani
E la chiamano estate
Siamo entrati nell’ultima settimana piena di agosto, l’estate volge ormai al tratto finale e facciamo qualche bilancio: poteva andare meglio, un po’ tutto
Mostruosità
Una società, che si autodefinisce “moderna” ed “evoluta”, ma che continua a generare mostruosità. Frutto di qualcosa di malsano che persiste nel nostro quotidiano
Il calcio che non c’è più
Carlo Mazzone, Carletto per chiunque l’abbia anche solo sentito nominare (ed è un gran peccato), era un uomo d’un pezzo e altri tempi
I fan del generale
Il caso del generale verbalmente incontinente è solo l’ultimo ad aver “permesso” a tutti noi di sperimentare alcuni dei mali dei nostri tempi
Il generale dietro la lavagna
L’ultimo libro del generale Roberto Vannacci, “Il mondo al contrario”: pura stupidaggine e razzismo o scelta di marketing?
A Sud di Dolce
Cosa avrebbe detto di così scandaloso Domenico Dolce, rivolto ai ragazzi siciliani, in un video ormai diventato ‘’virale’?
Calcio da penare
Dopo l’addio di Mancini, è bufera tra il presidente del Napoli, De Laurentiis, la Federazione italiana giuoco calcio e Spalletti. I contratti sono contratti
Mancini, i soldi e la Storia
Mancini, i soldi e la Storia. C’è qualcosa di profondamente sbagliato e stonato nell’addio di Mancini alla Nazionale. Nessun bonifico potrà rimpiazzare la forza delle passioni
Un orrore sempre uguale
L’omicidio della giovanissima Celine ieri a Silandro, in Alto Adige, è un copione che si ripete sempre uguale a sé stesso: quello del femminicidio spietato