Fulvio Giuliani
Direttore quotidiano La Ragione. Giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, moderatore e presentatore.
Fantasmi tecnici
Risulta surreale la polemica politica sull’ipotesi di manovre opache contro l’esecutivo, pronte a favorire una sostituzione del medesimo con un governo tecnico
Campi Flegrei, urge testare il piano di evacuazione
Nuovo sciame sismico. Il piano di evacuazione esiste sulla carta ma non è mai stato testato. Esercitazioni a campione ferme da 4 anni
La magia del ricordo
La scomparsa di Michael Gambon è un nuovo colpo al cuore. La malinconia del tempo che scorre e il moralismo che colpisce anche “Harry Potter”
Mattarella e gli stipendi dei giovani
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è tornato un paio di settimane fa a parlare di lavoro, con particolare riferimento ai più giovani
Ryder Cup: l’Europa è green
La Ryder Cup fa la storia per diversi motivi: per l’eleganza e la complessità del golf e per il fatto di mettere in scena la storica sfida tra Usa ed Europa
A chi fa paura la pesca
Proviamo a ragionare lucidamente sul perché delle polemiche social nei confronti dello spot Esselunga che altro non è che una fotografia della nostra realtà
La pochezza del male
Immaginare summit in stile cinematografico è molto più consolante che dover ammettere la presa ferrea della criminalità organizzata sul nostro Paese
I suoi primi 80 anni
Bertolotti, il medico ottantenne che lavora parlando di passione, senso del dovere e del sacrificio. Storie che dovrebbero essere raccontate più spesso ai giovani
Aiuti all’Ucraina, c’è chi tentenna
L’ultimo caso è quello del premier polacco che di “di pancia” ha annunciato l’interruzione degli aiuti all’Ucraina
L’inutile rumore della propaganda
L’esplosiva questione-migranti dovrebbe proprio invitare a starsene un po’ zitti. Tutti: italiani, francesi, tedeschi. Tutti.
Quando si giocava (solo) la domenica
Quando Giovanni Lodetti giocava a calcio si giocava solo di domenica. Il giorno consacrato al nostro sport nazionale, prima che tutto cambiasse
Il comunista che si fece uomo delle istituzioni
L’uomo del “complotto” pregato metaforicamente in ginocchio di restare al Quirinale. Giorgio Napolitano fu più di tutti l’uomo al servizio delle istituzioni