Il Museo del Prado di Madrid e il “problema” delle didascalie
| Esteri
Il Museo del Prado di Madrid ha aggiornato le didascalie delle opere: eliminate le parole ritenute offensive e/o sessiste e che potrebbero urtare oggi la sensibilità delle persone
Il Museo del Prado di Madrid e il “problema” delle didascalie
Il Museo del Prado di Madrid ha aggiornato le didascalie delle opere: eliminate le parole ritenute offensive e/o sessiste e che potrebbero urtare oggi la sensibilità delle persone
| Esteri
Il Museo del Prado di Madrid e il “problema” delle didascalie
Il Museo del Prado di Madrid ha aggiornato le didascalie delle opere: eliminate le parole ritenute offensive e/o sessiste e che potrebbero urtare oggi la sensibilità delle persone
| Esteri
AUTORE: Filippo Messina
Viviamo in un momento storico in cui molte persone vogliono dare un taglio netto con il passato, la cui cultura viene ritenuta offensiva. Per farlo si cerca di eliminarlo e, quando non si riesce, di modificarlo. È in un contesto del genere che si sviluppano orientamenti ‘culturali’ – come il politicamente corretto, la cancel culture, la cultura woke – che si ripercuotono nella vita reale in diversi modi: utilizzando l’asterisco alla fine delle parole, modificando parti di testi letterari e distruggendo statue di personaggi storici.
Anche l’arte finisce nel mirino di tali ideologie. Accade che il Museo del Prado di Madrid decida di revisionare le didascalie delle opere esposte, con l’obiettivo di raggiungere l’uguaglianza e la tanto agognata inclusione sociale. Vengono quindi sostituiti termini ritenuti peggiorativi e/o sessisti e che possono urtare la sensibilità. Nel mirino parole come “nano”, “nanismo” o “minorato”. E così la parola “nano” viene sostituita con “buffone di corte” (anche se nulla c’entra con l’aspetto fisico, riguardando invece il mestiere) e “nanismo” con “acondroplasia”. Fanno eccezione i titoli delle opere come quello dell’incisione di Francisco Goya “El maricón de la tía Gila” poiché dato dallo stesso artista.
Il Prado fa sapere che i vecchi titoli non sono stati del tutto eliminati: si trovano nel database come “titoli storici”. Proprio una gran bella mossa… Ma tornando a Goya, perché a questo punto non coprire la celebre “Maja desnuda”?
di Filippo Messina
La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!
- Tag: Arte
Leggi anche
L’Ucraina consegna il piano agli Usa. Trump: “Zelensky deve essere realista, non perdiamo tempo. Gli europei vogliono un incontro con gli statunitensi e gli ucraini nel fine settimana”
11 Dicembre 2025
Ucraina, prosegue il pressing di Trump su Zelensky. Il presidente statunitense si ritiene ancora i…
Morte Brian Thompson, Ceo di UnitedHealthcare. Il momento dell’arresto di Luigi Mangione: “Mi chiamo Mark Rosario” – IL VIDEO
10 Dicembre 2025
È stato diffuso un video inedito – fatto dalla bodycam di un agente – che documenta il momento del…
Lavrov: “Risponderemmo a un eventuale schieramento di truppe europee in Ucraina”. Ultimatum di Trump a Zelensky
10 Dicembre 2025
Trump dice che Zelensky ha “giorni” per rispondere al piano di pace per l’Ucraina. Lavrov: “La Rus…
Trump contro i leader europei: “Sono deboli. Vogliono essere politicamente corretti”
09 Dicembre 2025
Trump ribadisce che l’Unione europea stia soccombendo di fronte al fenomeno migratorio e che capit…
Iscriviti alla newsletter de
La Ragione
Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.