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Le bugie e gli errori commessi dalla Casa Bianca sull’Afghanistan

La scelta di ritirare le truppe era stata presa già da Trump, ma Biden ha commesso degli errori di forma e di sostanza. E proprio per questi rischia di non restare a lungo Presidente degli Stati Uniti.

La decisione del presidente Biden di far sì che gli Stati Uniti lascino l’Afghanistan è ora messa alla gogna dai guerrafondai americani e da altri. I guerrafondai non moriranno mai sui campi di battaglia che essi stessi hanno contribuito a creare. Le costose avventure militari americane in luoghi come Vietnam, Iraq e altrove a quanto pare non hanno insegnato loro nulla.

Un Biden altrimenti ampiamente ammirato ha commesso diversi errori. Avrebbe potuto dichiarare che gli Usa stavano attuando un altro accordo che Trump, suo predecessore, aveva già raggiunto con i talebani. A tutti gli effetti gli Stati Uniti stavano lasciando l’Afghanistan più tardi di quanto Trump avesse concordato e dichiarato, ma ora se ne stavano definitivamente andando.

Biden non aveva alcun bisogno di mentire, dichiarando pubblicamente che la missione degli Usa di rafforzare il governo nazionale afghano e i suoi militari era stata completata con successo. Ciò era evidente ancor prima che i talebani arrivassero a Kabul. L’Afghanistan per secoli è stato governato da signori della guerra locali. Questo era il momento, per Biden, di definire l’idea statunitense di costruire una nazione, un fallimento, o almeno un concetto non applicabile universalmente.

Inoltre, è sbagliato sostenere che gli afghani non sono disposti a combattere. Anche i talebani sono afghani! È per estranei o stranieri, in questo caso per gli americani, che gli uomini afghani non sono disposti a combattere e forse a morire. L’Afghanistan non è il solo luogo sulla Terra nel quale gli americani non sono riusciti a comprenderlo.

Un aspetto ancora più snervante della decisione di Biden riguarda il potere. Ahimè, la decisione degli Stati Uniti di porre fine a una guerra che durava da due decenni è stata un atto esecutivo e non legislativo. La Costituzione statunitense conferisce i poteri bellici al Congresso, alla legislatura, e non alla Presidenza e allo Studio Ovale.

La pericolosa crescita dei poteri esecutivi risale almeno all’amministrazione di Richard Nixon ed è stata esasperata dall’attacco contro le Torri Gemelle di New York. I presidenti democratici, così come quelli repubblicani, hanno sfruttato questa tendenza autocratica.

Biden non ha detto, come avrebbe potuto, che lo scorso decennio si era opposto all’‘ondata’ o all’escalation dell’azione militare statunitense in Afghanistan, poi ordinata da Barack Obama. Joseph Biden non sarà un residente permanente dello Studio Ovale!

di Joseph LaPalombara

(Traduzione a cura di Filippo Messina e Matteo Pellissone)

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