L’istruzione, vaccino universale
La scuola italiana è ancora al centro delle discussioni politiche e sociali. Molto c’è ancora da fare ma è innegabile il prezioso dono che riesce a dare a tutti noi: lo spirito critico.
L’istruzione, vaccino universale
La scuola italiana è ancora al centro delle discussioni politiche e sociali. Molto c’è ancora da fare ma è innegabile il prezioso dono che riesce a dare a tutti noi: lo spirito critico.
L’istruzione, vaccino universale
La scuola italiana è ancora al centro delle discussioni politiche e sociali. Molto c’è ancora da fare ma è innegabile il prezioso dono che riesce a dare a tutti noi: lo spirito critico.
La scuola italiana è ancora al centro delle discussioni politiche e sociali. Molto c’è ancora da fare ma è innegabile il prezioso dono che riesce a dare a tutti noi: lo spirito critico.
Ho provato diversi momenti di sconforto durante i miei studi, soprattutto nel periodo del liceo.
Ero convinto che tante materie fossero inutili e che avrei potuto spendere meglio il mio tempo facendo altro, anche dormendo: volete mettere in discussione la meraviglia del calore del letto al mattino in inverno?
Col tempo, per fortuna, mi sono reso conto del grande valore che quelle ore ‘sprecate’ hanno significato.
Se da un lato è vero che talvolta la scuola italiana è troppo nozionistica e tende ‘soffocare’ gli studenti, dall’altro è innegabile il grande dono che riesce a darci alla fine del percorso: lo spirito critico.
Proprio grazie a quest’ultimo riusciamo a capire che i vaccini – per riprendere un tema attuale – sono l’unico strumento che abbiamo per uscire davvero da questa pandemia e se è vero che i no-vax hanno frequentato la scuola (almeno me lo auguro) allora qualcosa nel meccanismo della loro formazione si è inceppato.
Per evitare che fenomeni di negazionismo aumentino nel corso del tempo, l’unica soluzione possibile è preservare e migliorare il sistema scolastico.
di Alberto Fassio
La politica nel corso degli anni ha finto di interessarsi al mondo della scuola con riforme che nella sostanza non hanno cambiato nulla.
Oggi il legislatore deve cercare di migliorare la struttura scolastica non solo dal punto di vista degli edifici in senso stretto ma anche dal punto di vista sostanziale. Serve una riforma più chiara e precisa sul metodo di assunzione dei docenti, che devono essere valutati e scelti in base alla loro preparazione.
Serve una rielaborazione dell’offerta formativa in cui tradizione e modernità siano ben bilanciate.
Serve, infine, la capacità di ascoltare i ragazzi e di orientarli nel loro percorso futuro.
Trasformiamo l’abbandono del calore del letto in una vera opportunità, forniamo con dosi accurate il vaccino universale contro l’ignoranza dilagante: l’istruzione.
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