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“Conan, il ragazzo del futuro”, cartone veggente: aveva previsto la guerra in Ucraina

‘Conan il ragazzo del futuro’ non è solo un anime di successo internazionale degli anni ‘70 ma una storia dai dettagli alquanto attuali e precisi, tanto da richiamare la guerra in Ucraina.
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“Conan, il ragazzo del futuro”, cartone veggente: aveva previsto la guerra in Ucraina

‘Conan il ragazzo del futuro’ non è solo un anime di successo internazionale degli anni ‘70 ma una storia dai dettagli alquanto attuali e precisi, tanto da richiamare la guerra in Ucraina.
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“Conan, il ragazzo del futuro”, cartone veggente: aveva previsto la guerra in Ucraina

‘Conan il ragazzo del futuro’ non è solo un anime di successo internazionale degli anni ‘70 ma una storia dai dettagli alquanto attuali e precisi, tanto da richiamare la guerra in Ucraina.
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‘Conan il ragazzo del futuro’ non è solo un anime di successo internazionale degli anni ‘70 ma una storia dai dettagli alquanto attuali e precisi, tanto da richiamare la guerra in Ucraina.
Conan il ragazzo del futuro è un anime televisivo del 1978 che con il futuro ha ben a che fare, e non solo per il titolo. Disponibile su Netflix dallo scorso 1° febbraio e, da prima, su Amazon Prime, la sua visione non dovrebbe interessare solamente chi era bambino quarant’anni fa ma tutti, sia per il messaggio della storia e le animazioni che per le previsioni alquanto precise sul nostro periodo storico.  La serie, ideata e diretta da Hayao Miyazak, esordì in Giappone rivelandosi inizialmente un clamoroso flop ma internazionalmente ottenne un notevole successo, tanto che è stata riproposta agli spettatori a così tanta distanza di tempo.  La storia si svolge nei nostri anni, circa 2020-2030, in un contesto post-apocalittico causato da un conflitto tra le più potenti nazioni che provocò la Terza Guerra Mondiale. I decenni precedenti avevano visto un progresso sorprendente, con scoperte tecnologiche e scientifiche di impatto per l’umanità.  Nel corso del conflitto le esplosioni di bombe elettromagnetiche – molto più potenti di qualsiasi arma atomica fino ad allora conosciuta – distrussero in poche ore oltre la metà della superficie della Terra. Alcuni continenti si divisero, molti si inabissarono sotto gli oceani. Solo pochi sopravvissuti riuscirono per caso a salvarsi dalle ondate di marea, rimanendo isolati nei territori emersi.  Tra di loro Conan, il protagonista della storia, un ragazzo nato dopo la catastrofe che vive in stretto contatto con la natura. Un grande tema anticipato dall’anime è sicuramente quello della crisi ambientale e dei suoi effetti devastanti sull’uomo. Tra quelli descritti, l’innalzamento degli oceani e gli tsunami, al tempo tematiche lontane dal dibattito pubblico e ora all’ordine del giorno, anche per gli eventi catastrofici che abbiamo vissuto, come il maremoto dell’Oceano Indiano del 2004.  Ma, guardando ancora più da vicino l’anime, i collegamenti con l’attualità non sono solo nei grandi temi di questi anni, ma proprio di questi ultimi giorni.  La storia di Conan, infatti, ci ricorda continuamente la guerra in Ucraina e le sue conseguenze. In primo luogo, la motivazione di tutti i conflitti nel cartone animato è la scarsità energetica e la necessità di trovarne altre fonti. Proprio come abbiamo visto con l’invasione russa, tra i primi obiettivi militari ci sono state proprio le centrali nucleari e, allo stesso tempo, le restrizioni e la chiusura dei rapporti con il Cremlino ha portato gran parte dell’Occidente a dover ripensare alla sua fornitura energetica, in gran parte di derivazione russa. Queste dispute sono, in Conan come nel nostro scenario socio-politico, anche la causa di un’invasione militare della forza più potente su quella più debole, che però si distingue per una resistenza mirevole.   Indast  ria, la forza predominante anche se in netto declino, vuole schiacciare chiunque sia un ostacolo alla sua ricchezza procede, con l’ eliminazione dei dissidenti e con la sostituzione di sindaci e leader. Tutte cose che ci risuonano nelle orecchie in maniera assordante.  Ma i dettagli degli avvenimenti in Conan impressionano ancora di più: Indastria non è una semplice città fatta di strade o case, ma ha anche un’ enorme rete di metallo con chilometri e chilometri di tunnel e bunker sotterranei in cui migliaia di persone stanno raggruppate (Episodio 12- “Il nucleo”). Un’immagine che fa eco alle acciaierie a Mariupol. E infine, Conan parla anche di un affondamento di un incrociatore da guerra ormeggiato al largo, mentre bombardava la città invasa (Episodio 18- “La cannoniera”). Il ricordo  della nave russa Moskva che affonda è dietro l’angolo. Altri parallelismi e connessioni sono state viste dai più appassionati dell’anime come, nell’episodio 23 “La torre del sole”, l’anticipazione del Metaverso e, addirittura, il naufragio della nave Concordia e il suo recupero attraverso dei sacchi di aria. Sarebbe da vedere e rivedere, per trovare altre analogie e chissà, magari anche una soluzione all’intricato groviglio geopolitico che stiamo vivendo oggi.  

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