“E così l’ha fatto: Roberto Sergio, l’uomo che da dirigente Rai, direttore della radiofonia, attaccava pubblicamente sui social il Giornale Radio Rai, ora da Amministratore delegato fustiga a colpi di procedimenti disciplinari chi, anche attraverso i social, difende la propria libertà e professionalità da un sistema di controllo ‘asfissiante’ sul lavoro dei giornalisti della Rai…

I provvedimenti annunciati sulla vicenda Scurati sono dunque arrivati ma alla persona sbagliata. Il procedimento disciplinare aperto contro Serena Bortone è inaccettabile. Anche basta”.

Sono le durissime parole – dette all’Ansa – di Daniele Macheda, segretario Usigrai, che commenta il procedimento disciplinare aperto nei confronti della giornalista Serena Bortone dopo che la conduttrice del programma “Che Sarà” su Rai3 aveva pubblicato un post sui social raccontando “con sgomento” come avesse scoperto del “cambio di programma” sulla partecipazione – e conseguente monologo sul 25 aprile – di Antonio Scurati nel programma da lei condotto e aprendo da quel momento l’ormai celebre “caso Scurati”.

Poco dopo le parole di Macheda, arriva l’annuncio da parte della Rai: “La Rai ha inviato una lettera di contestazione disciplinare a Serena Bortone in riferimento al post pubblicato dalla giornalista sui propri profili social il 20 aprile in merito alla vicenda Scurati. Come da prassi nella contestazione si chiedono alla giornalista eventuali giustificazioni e chiarimenti”, rende noto Viale Mazzini.

di Filippo Messina