La Davis è ancora azzurra! L’anno perfetto dell’Italia del Tennis
Straordinaria Italia! Prima Matteo Berrettini batte Botic van de Zandschulp, poi Jannik Sinner vince contro Tallon Griakspoor
La Davis è ancora azzurra! L’anno perfetto dell’Italia del Tennis
Straordinaria Italia! Prima Matteo Berrettini batte Botic van de Zandschulp, poi Jannik Sinner vince contro Tallon Griakspoor
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Straordinaria Italia! Prima Matteo Berrettini batte Botic van de Zandschulp, poi Jannik Sinner vince contro Tallon Griakspoor
Straordinaria Italia! Prima Matteo Berrettini batte Botic van de Zandschulp, poi Jannik Sinner vince contro Tallon Griakspoor
L’auspicio espresso lo scorso anno da Jannik Sinner con la Coppa tra le mani di vincere un’altra edizione di Coppa Davis con Matteo Berrettini in campo piuttosto che in tribuna è diventato realtà. L’Italtennis si regala un bis storico, vincendo il trofeo a Malaga in finale sull’Olanda. Due partite a zero, prima Berrettini, poi Sinner: è tutto vero, è arrivata un’altra Coppa Davis, è tutto magnifico e non è neppure un’impresa, piuttosto è l’esibizione della nazionale al momento più forte al mondo, con il miglior giocatore al mondo per distacco e il numero due – Berrettini ma nel conto va anche Musetti – che può valere la top ten della classifica Atp. Una combo micidiale, con pochissime imitazioni in giro. Neppure la Spagna, con Alcaraz e ora senza Nadal, può esprimere un potenziale simile.
Ma se Sinner viaggia con il pilota automatico e davvero ci si chiede chi possa batterlo, almeno in questo frame storico e non poteva essere certo il pur solido Griekspoor, Berrettini si merita una fetta abbondante di questa Davis, a cui ha contribuito nei turni preliminari, non solo nella Final 8: anche contro l’olandese Van de Zandschulp, che ha battuto Nadal nell’ultima partita dello spagnolo, il romano è stato sempre presente a se stesso, lucido, centrato, con un servizio al fulmicotone (16 ace in due set), senza mai tremare. Un break nel primo parziale, un altro nel secondo: freddo, lucido, un killer. L’olandese è stato minato nelle sue certezze e poi spazzato via. In stile Jannik. Ed è un grande premio per Berrettini, che si è ricostruito dalle fondamenta, è ripartito da zero dopo una sequela di infortuni, voci calunniose, con impegno e umiltà. Un campione, Matteo. Per l’Italia è il terzo successo complessivo in Coppa Davis e se è vero che tra semifinale e finale per gli azzurri di fronte c’è stato solo un top ten – l’australiano De Minaur, ormai vittima sacrificale di Sinner – va ricordato che la Spagna ha sprecato la sua chance nel palazzetto dello sport di casa e che Zverev ha preferito andare in vacanza, piuttosto che portare punti alla Germania.
di Nicola Sellitti
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