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Roma Non una di meno

A Roma “Non una di meno”, contro la violenza sulle donne. Bruciata una foto del ministro Valditara

A Roma il corteo nazionale di “Non una di meno” al grido di “Disarmiamo il patriarcato”. Prima dell’inizio del corteo, bruciata una foto del ministro dell’Istruzione Valditara

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A Roma “Non una di meno”, contro la violenza sulle donne. Bruciata una foto del ministro Valditara

A Roma il corteo nazionale di “Non una di meno” al grido di “Disarmiamo il patriarcato”. Prima dell’inizio del corteo, bruciata una foto del ministro dell’Istruzione Valditara

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A Roma “Non una di meno”, contro la violenza sulle donne. Bruciata una foto del ministro Valditara

A Roma il corteo nazionale di “Non una di meno” al grido di “Disarmiamo il patriarcato”. Prima dell’inizio del corteo, bruciata una foto del ministro dell’Istruzione Valditara

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A Roma il corteo nazionale di “Non una di meno” al grido di “Disarmiamo il patriarcato”. Prima dell’inizio del corteo, bruciata una foto del ministro dell’Istruzione Valditara

È partito ieri alle ore 14:30 da piazzale Ostiense a Roma – alla vigilia del 25 novembre, la giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne – il corteo nazionale di “Non una di meno” al grido di “Disarmiamo il patriarcato”. Tantissime le persone presenti.

È trascorso più di un anno dal femminicidio di Giulia Cecchettin. I promotori del corteo sottolineano come, oltre Giulia, “altri 106 nomi, rimasti anonimi, si sono aggiunti”. “Le parole del ministro Valditara – dicono da “Non una di meno” – confermano l’urgenza di scendere in piazza”.

“Il patriarcato esiste – spiegano – non è ideologia e il razzismo istituzionale non è la risposta. L’assassino, il violento, l’abusante sono figli della nostra società e hanno quasi sempre le chiavi di casa”. Dall’associazione proseguono: “Il patriarcato esiste e la guerra è la sua più brutale espressione, riaffermando la legge della sopraffazione, del possesso, dello stupro. Sono le donne, i bambini, le persone lgbtqia+ a pagarne doppiamente il prezzo”.

Prima dell’inizio del corteo è stata bruciata una foto del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara davanti al ministero dell’Istruzione. “Prima di raggiungere la piazza contro la violenza di genere bruciamo il ministro Valditara” si legge in una storia pubblicata sui social dal movimento femminista “Aracne” e dai collettivi.

Valditara – lo ricordiamo – era finito fra le polemiche a causa di un suo intervento di qualche giorno fa, in occasione della presentazione della Fondazione Giulia Cecchettin – in cui ha dichiarato che il patriarcato è giuridicamente estinto e ha inoltre citato l’immigrazione irregolare fra le cause della violenza sulle donne.

di Filippo Messina

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