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Sinner Parigi

Sinner non parteciperà alle Olimpiadi di Parigi

Jannik Sinner non parteciperà ai Giochi Olimpici di Parigi. A renderlo noto, è lo stesso n. 1 al mondo attraverso un post social

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Sinner non parteciperà alle Olimpiadi di Parigi

Jannik Sinner non parteciperà ai Giochi Olimpici di Parigi. A renderlo noto, è lo stesso n. 1 al mondo attraverso un post social

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Sinner non parteciperà alle Olimpiadi di Parigi

Jannik Sinner non parteciperà ai Giochi Olimpici di Parigi. A renderlo noto, è lo stesso n. 1 al mondo attraverso un post social

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Jannik Sinner non parteciperà ai Giochi Olimpici di Parigi. A renderlo noto, è lo stesso n. 1 al mondo attraverso un post social

Jannik Sinner non parteciperà alle Olimpiadi di Parigi. A renderlo noto, è lo stesso n. 1 al mondo attraverso un post social: “Sono amareggiato di informarvi che purtroppo non potrò partecipare ai Giochi Olimpici di Parigi” scrive Sinner, che prosegue: “Dopo una buona settimana di allenamento sulla terra ho cominciato a non sentirmi bene. Ho trascorso un paio di giorni a riposo ed in visita il medico ha riscontrato una tonsillite e mi ha fortemente sconsigliato di giocare”.

“Perdermi i Giochi – continua Sinner – è una grandissima delusione visto che era uno dei miei obiettivi principali per questa stagione. Non vedevo l’ora di avere l’onore di rappresentare il mio paese in questo evento importantissimo”.

“Un grande in bocca al lupo a tutti gli atleti italiani che supporterò da casa. Forza Italia”, conclude l’azzurro.

La partenza italiana ai Giochi di Parigi non è certo delle migliori. Jannik Sinner ha comunicato via social che sarà assente alle Olimpiadi parigine. Era nell’aria da qualche giorno, la febbre prolungata, il rinvio del decollo verso la capitale francese, sino alla comunicazione arrivata attraverso il suo profilo social. In sostanza, i medici gli avrebbero sconsigliato di prendere parte alle Olimpiadi. È un parere medico e ci sta. Ovviamente si può discutere all’infinito sul grado di coinvolgimento dei tennisti all’evento olimpico. È un discorso ormai decennale, lo stesso Sinner l’ha ammesso qualche mese fa, dicendosi concorde alla nomina da parte del Coni di altri campioni azzurri come portabandiera ai Giochi – sono Gianmarco Tamberi e Arianna Errigo – in discipline tipicamente olimpiche, perché per i tennisti il torneo a cinque cerchi è un obiettivo certo importante, ma non tale da mettere in discussione la preparazione della seconda parte di stagione che tra l’altro vede Jannik n. 1 al mondo e con la necessità di difendere parecchi punti Atp, perché dall’estate dello scorso anno è partita la sua corsa verso la prima posizione mondiale.

Certo, c’è delusione, inutile negarlo. La presenza al torneo olimpico di Djokovic, Nadal, Alcaraz e dello stesso Sinner aveva acceso la competizione, senza dimenticare che la carriera di straordinari fuoriclasse è passata anche attraverso l’esperienza olimpica. Dall’oro di Nadal ai Giochi di Pechino 2008 al trionfo a Londra 2012 di Serena Williams ed Andy Murray e poi il duo FedererWawrinka, oro sempre ai Giochi londinesi. Abbiamo più volte celebrato le gesta e le scelte del numero uno al mondo, stavolta dissentiamo, se c’erano i margini per recuperare dalla tonsillite, non si salta l’appuntamento olimpico. Un virus, l’allergia con sbandamento e quasi svenimento sul centrale di Wimbledon non gli ha impedito di tornare in campo e portare Medvedev al quinto set ai Championships. Stavolta, non ci prova neppure.

Ma la scelta di Jannik, piaccia o meno, è in linea con la sua programmazione, in cui tutto è rivolto ai tornei dello Slam e ora del n. 1 al mondo: lo scorso anno saltò la Davis prima del decollo estivo e autunnale. La speranza è che i risultati gli diano ragione. Ma la delusione è enorme.

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