Fulvio Giuliani
Direttore quotidiano La Ragione. Giornalista, conduttore radiofonico e televisivo, moderatore e presentatore.
I ragazzi e Giulia
Il pensiero degli studenti riguardo Giulia Cecchettin e il tema del femminicidio nella lezione di ieri presso l’Università Iulm. Dal punto di vista giornalistico e non solo
Jfk ‘63-‘23, cosa resta oltre il mito
Sessant’anni, oggi, dall’omicidio di John Fitzgerald Kennedy. 22 novembre 1963, Dallas. Una data indelebile
Cresce La Ragione
Da oggi in edicola La Ragione passa da 8 a 12 pagine e vi raggiungerà direttamente a casa: potete abbonarvi mensilmente o annualmente all’edizione cartacea
La Ragione cresce!
60 seconds del lunedì sera: La Ragione cresce! Aumenta la foliazione, da 8 a 12 pagine, e parte la campagna abbonamenti mensili e annuali
Il buio nell’anima
La morte di Giulia Cecchettin è un peso per tutti. Si torna sempre allo stesso punto: il rifiuto del rifiuto. Il rifiuto della realtà. La negazione della libertà dell’altro
Nonni d’Israele
La marcia dei parenti degli ostaggi israeliani non si limita solo a pretendere di avere notizie: i nonni si offrono in cambio dei loro nipoti
Sinner fenomeno globale
Jannik Sinner regala all’Italia il primo personaggio realmente globale dopo il ritiro di Valentino Rossi e Federica Pellegrini
Biden, al centro del villaggio
Sempre più curioso il destino di Joe Biden, l’unico leader occidentale che sia riuscito a fare il suo dovere fino in fondo
Bambini e decenza
La Procura della Repubblica di Padova ha chiesto che sia la Corte Costituzionale a esprimersi sulla legittimità dei figli nati da coppie omogenitoriali
Rai, destra, sinistra e talento
Non si parla d’altro che di “Rai meloniana”. E se iniziassimo a pensare al talento come unica fonte di successo o insuccesso nel mondo dello spettacolo?
Propaganda e strategia
La foto nel ‘Parlamento’ di Gaza rischia di essere soltanto l’ennesima arma fra le mani della propaganda terrorista e anche di tutti i volenterosi pacifisti unilaterali
Oltre lo sciopero niente
Il dramma storico è che i sindacati si stanno chiamando fuori da soli, non rappresentano più il mondo del lavoro