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Lady Gaga Venezia 81

Lady Gaga, figura dominante di Venezia 81

Chi indiscutibilmente ha vinto questa 81esima edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia è la cantante e sempre più attrice Lady Gaga

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Lady Gaga, figura dominante di Venezia 81

Chi indiscutibilmente ha vinto questa 81esima edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia è la cantante e sempre più attrice Lady Gaga

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Lady Gaga, figura dominante di Venezia 81

Chi indiscutibilmente ha vinto questa 81esima edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia è la cantante e sempre più attrice Lady Gaga

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Chi indiscutibilmente ha vinto questa 81esima edizione della Mostra internazionale del Cinema di Venezia è la cantante e sempre più attrice Lady Gaga

Termina oggi la Mostra del Cinema di Venezia, dieci giorni che hanno visto sfilare sul red carpet un parterre di stelle internazionali come non si vedeva da anni, capaci di catalizzare gli obiettivi di fotografi di tutto il mondo. A proposito: avrà poi vinto il film migliore? Mentre scriviamo non possiamo saperlo ma la verità è che poco importa, dato che ci sarà sempre qualcuno che avrà da dissentire. E allora che ognuno scelga per sé il proprio vincitore. Chi però indiscutibilmente ha vinto questa 81esima edizione del Festival è la cantante e sempre più attrice Lady Gaga: così acclamata da riuscire a mettere in ombra il vero protagonista di “Joker: folie à deux”, Joaquin Phoenix, di cui lei interpreta l’innamorata.

C’è stato un prima e un dopo a Venezia: la Biennale con Lady Gaga e quella senza Lady Gaga. La partenza di questa ragazza di origini italiane (di cognome fa Germanotta) ha lasciato un vuoto tangibile. Tra i fan ma persino tra gli stessi giornalisti che, come dei giovincelli (e non era questo il caso), a fine conferenza stampa si sono accalcati attorno a lei per riuscire a strapparle un autografo o uno scatto. Che cos’ha di così speciale questa donnina che certamente non ha la bellezza statuaria da dea di Angelina Jolie? Semplice: è una di noi. Un metro e 55 centimetri che sfiora forse solo coi tacchi, un naso irregolare ma portato fieramente, Lady Gaga è bellamente imperfetta. Non ha più bisogno di strafare come negli anni passati, quando per farsi conoscere se ne andava in giro in zatteroni ricoperta di bistecche; oggi a parlare per lei sono la sua bravura e il suo carisma. Solo un attimo dopo arriva anche la sua fisicità. Un mix che la rende magnetica. Non che la Jolie non sia anche una brava attrice, anzi è stata divina nell’interpretare l’altra ‘divina’, Maria Callas. Ma Angelina in qualche modo è tutto troppo. Lady Gaga invece è l’elogio della normalità, con un pizzico di necessaria trasgressione da star capace di mandare in visibilio fan di tutte le età. In un mondo di belli grazie all’abbondare di filtri e ritocchini non è più concesso essere solo tante copie di Afrodite. La condanna è l’oblio.

Chi rischia di non essere ricordata, ahinoi, è la madrina di questa Mostra, Sveva Alviti, modella, attrice e un ruolo – quello di madrina appunto – arrivato probabilmente troppo presto. La verità è che, prima di oggi, la maggior parte delle persone non ne aveva mai sentito parlare. Ora ha sì la visibilità che agognava, frutto però non soltanto della sua bravura di attrice bensì di un viso grazioso e di un bel corpo. Se lei ha fatto bene a cavalcare quest’onda, chi l’ha scelta a suo tempo pensiamo l’abbia un po’ mortificata, relegandola al ruolo di donna-immagine. Questo è ancora oggi Sveva per il grande pubblico.

Non che l’immagine non sia importante in questo mondo di lustrini, ma qualcosa sta lentamente cambiando. Ce ne siamo accorti anche dal fatto che in questa edizione, dopo anni di figuranti senza arte né parte, sono quasi spariti dalla scena influencer e pseudo tali. La Ferragni non va più di moda ma forse semplicemente quel mondo non ha proprio nulla da dire in un contesto con Lady Gaga, George Clooney, Angelina Jolie o Tim Burton.

di Ilaria Cuzzolin

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