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Provincialismo e politica di casa nostra

Alcuni politici italiani alla notizia dell’Italia incoronata dall'”Economist” come “il Paese dell’anno 2021” hanno sostenuto che, anche per questo motivo, Draghi debba rimanere a Palazzo Chigi.
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Provincialismo e politica di casa nostra

Alcuni politici italiani alla notizia dell’Italia incoronata dall'”Economist” come “il Paese dell’anno 2021” hanno sostenuto che, anche per questo motivo, Draghi debba rimanere a Palazzo Chigi.
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Alcuni politici italiani alla notizia dell’Italia incoronata dall'”Economist” come “il Paese dell’anno 2021” hanno sostenuto che, anche per questo motivo, Draghi debba rimanere a Palazzo Chigi.
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Alcuni politici italiani alla notizia dell’Italia incoronata dall'”Economist” come “il Paese dell’anno 2021” hanno sostenuto che, anche per questo motivo, Draghi debba rimanere a Palazzo Chigi.
Una grande capitale e una città di provincia. Così lo scrittore Ennio Flaiano descriveva, anni fa, le contraddizioni di Roma. Purtroppo questa tendenza al provincialismo, in Italia, sembra valere ancora oggi. Come considerare altrimenti le reazioni di buona parte dei nostri esponenti politici a una bella notizia, quella che ha visto l’Italia incoronata dal settimanale inglese “The Economist” come «il Paese dell’anno 2021». La rivista ha scelto Roma «non per l’abilità dei suoi calciatori, che hanno vinto l’Europeo né per le sue pop star che hanno vinto l’Eurovision Song Contest ma per la sua politica». In particolare per «Mario Draghi, un premier competente e rispettato a livello internazionale». «Per una volta – ha scritto il settimanale – una larga maggioranza dei politici italiani ha seppellito le proprie divergenze per sostenere un programma di profonda riforma», con tanto di elogi per la ripresa economica e per la campagna vaccinale. Ebbene, a questa notizia, come hanno reagito (una parte almeno) i politici italiani? Argomentando che, ora che l’ha detto pure l’“Economist”, Mario Draghi dovrà restare a Palazzo Chigi. Ma santa pazienza, per fare una battaglia politica, ovvero sostenere Draghi alla presidenza del Consiglio anziché al Quirinale, non c’è bisogno del bollino blu d’una testata giornalistica inglese. Deputati e senatori, ancora un ultimo sforzo: uscite dall’ultimo tango a Zagarolo e proiettatevi nel mondo. È un posto complicato ma offre anche l’opportunità di grandi soddisfazioni.   di Jean Valjean

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