
Carlo Fusi
Giornalista e commentatore, anacronistico amante della politica, cocciutamente popperiano, perdutamente romanista.
Maggioranza
Nel contesto confuso che anticipa l’elezione del Presidente della Repubblica c’è una certezza solida che va preservata: l’equilibrio politico di questo governo che ha raggiunto risultati significativi.
Come il baccanale ha zittito chi guida il governo
Affermare che le ultime misure anti-pandemia varate dal governo abbiano peccato di confusione è un eufemismo. La domanda da porsi è perché si sia prodotto un tale straniamento su un terreno delicatissimo che rappresenta il prin…
Se credono a quel che dicono si impegnino nella continuità
Se l’unità nazionale è la modalità politica migliore per rimettere in sesto il sistema-Italia, allora i partiti non la devono usare come coperta di Linus delle loro insufficienze. Le coalizioni sono salvifiche, le ammucchiate p…
Solo il vuoto
Dal futuro di Mario Draghi dipende l’equilibrio dell’Italia. Le forze politiche hanno il dovere di prendere una decisione per mettere in sicurezza il Paese, spiegando ai cittadini come vogliono procedere e cosa intendono fare p…
Non coscienti
La richiesta di Mattarella ai magistrati non è un invito e neppure un appello. Si tratta di un’istanza formale perché così il pianeta giustizia non può più andare avanti.
Senza partiti
Sorpresa, ma non troppo: il Parlamento riconoscerà ai suoi membri la pensione anche quando non dovessero arrivare a 4 anni, 6 mesi e un giorno di legislatura. Nessun problema quindi un’eventuale ritorno alle urne anticipato. La…
Uniti nella disunità
Il centrodestra assomiglia sempre di più a “L’Orlando innamorato”, colui «che del colpo non accorto andava combattendo ed era morto». L’assassino però non è nessuno dei tre: è SuperMario Draghi.
Partito democratico, aspettando una strategia
Il Partito Democratico ha visto sgretolarsi nel voto segreto sul ddl Zan il tesoretto appena guadagnato grazie al trionfo amministrativo. Questione che incrocia la partita più importante della legislatura: l’elezione del nuovo …
Berlusconi tra voto segreto e palese
Dopo la bocciatura del ddl Zan grazie ai franchi tiratori, nel centrosinistra si accende l’allarme per il probabile ritorno di Silvio Berlusconi. Questa volta addirittura al Quirinale.
Cocci a destra e slabbrature a sinistra
Dopo la disfatta delle amministrative, l’unica strada che resta al centrodestra per ricompattarsi è quella del Quirinale, sotto l’ala protettiva di Berlusconi.
Più che familiarizzare con la competizione si resterà in famiglia non votando
Ballottaggi a Roma e Torino. I mariti di Raggi e Appendino scelgono i candidati del centrodestra.
Il meno peggio o il peggio senza il meno
Ballottaggi: tutti in corsa per vincere il secondo e decisivo round.