app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app

Camillo Bosco

Camillo Bosco, nato a Taormina un po’ dopo l’ultimo concerto pubblico del Quartetto Cetra, è esule nel nord Italia finché non viene richiamato in Trinacria per insegnare Storia del Fumetto all’Accademia di Palermo. Si occupa di romanzi grafici a continuazione e di un altro paio di cose.

La Russia umiliata dall’Armenia

Una Russia sempre più inconsistente sul campo riceve uno smacco in campo diplomatico dall’Armenia. Lo Stato presieduto da Pashinyan non dimentica di essere stata abbandonata dai russi e prende una decisione storica

Prima di Zerocalcare c’era Dilbert

La puntuale catarsi della striscia di Scott Adams in un mondo dominato dagli uffici.

Senza mobilitare non reggono

La stasi del fronte è pagata a caro prezzo dai russi e persino dall’altra parte della trincea, ‘gli esperti russi’ pare abbiano gettato la spugna.

La resistenza degli ucraini alla paura

Il kievita Sergej Mironov mette in versi il coraggio necessario per difendersi

Due popoli e due nebbie

Il treno arriva a Mykolaïv insieme alla speranza.

Tre centimetri se li fanno bastare

L’avanzata russa nel conflitto in Ucraina indietreggia per chilometri nascosto dai missili. Ci si domanda per quanto ancora il popolo moscovita potrà accettare le umiliazioni a fronte dei fallimenti militari.

Dick Tracy come Ulisse

La lezione di Omero porta il sessantunesimo fumetto di Chester Gould alla fama

Niente angurie per Mosca

Zelens’kyj in visita a Chersòn sigla una nuova fase della guerra

Il regime di Putin tra Scilla e Cariddi

La realtà è ormai fuorilegge sotto il segno della Z russa nel regime di Putin

Ritirata russa da Chersòn

Il generale Surovikin suona la ritirata russa da Chersòn mentre Putin spera di non rimanere invischiato nel fallimento

Putin, grottesco Sisifo

Il russkiy mir minaccia di travolgere il fascismo russo come una valanga

L’estinzione degli Alligatori in Russia

Mentre l’aviazione russa si dissangua le Z truppen si trincerano a Chersòn. Allo scoppio della guerra, la Russia aveva 133 Alligatori pronti al volo. Ora, non ne restano che un centinaio.