L’Italia de La Ragione

Sono ormai infinite le voci che si susseguono sulla salute di Vladimir Putin. Secondo Boris Karpichkov, ex agente dei Servizi russi, Putin starebbe nascondendo le sue condizioni anche ai suoi stessi fedelissimi.

Altro bonus da 200 euro per 28 milioni di italiani, cui già diamo il reddito di cittadinanza. Non è così che si risolveranno i problemi del nostro Paese.

Negli ultimi mesi si sono moltiplicati quegli ‘analisti’ che vedono un’Europa debole, ma l’Unione europea oggi è più forte che mai.

Le parole di Elisabetta Franchi lasciano attoniti. Un discorso autoreferenziale e da una visione così ristretta, lontano dall’idea del vero successo.

Non è la prima volta e forse non sarà l’ultima. Madonna ha chiesto via Twitter un incontro a Papa Francesco: “Sono stata scomunicata tre volte. Non è giusto”.

Persino per Lukashenko questa guerra sta durando troppo. Il presidente Zelensky ha dichiarato di escludere la riammissione della Crimea e di essere pronto a considerare un trattato di pace. Tutti segnali (forse) di una mediazione possibile.

Stati Uniti e Bce dicono stop ai soldi gratis nel tentativo di salvaguardare la stabilità monetaria. E l’Italia che fa? Nulla, bloccata in interessi politici apparentemente opposti.

Il 12 giugno gli italiani saranno chiamati a tornare alle urne per votare il referendum sulla Giustizia. L’Italia necessita di riforme, lo ribadì Craxi già nel ’92 e Pannella dopo di lui.

La parola guerra è entrata prepotentemente nelle nostra realtà ma non ne conosciamo davvero i suoni e le oscurità. Cosa accadrebbe alle nostre meravigliose città se la guerra venisse a bussare alla nostra porta.

Mentre l’Occidente tenta in tutti i modi di mediare, forse c’è speranza che l’appello di Papa Francesco di incontrare Putin venga accolto, la Russia sembra dirigersi verso una totale dipendenza cinese.

Dal dopoguerra in Italia l’antiamericanismo prospera in molti versanti del sistema politico, sia a destra che a sinistra.  La guerra tra Mosca e Kiev ha lubrificato vecchie ideologie che sembravano arrugginite.

L’inflazione è alle stelle, attualmente superiore al 6,5%. Il ministro del Lavoro Andrea Orlando propone di introdurre anche in Italia il salario minimo, ma Confindustria lo ritiene dannoso.