L'Italia de La Ragione

Le azioni del Cavalier Silvio aprono tre strade diverse per Giorgia Meloni. In tutti e tre i casi, però, l’Italia diventa debole in politica estera e in quella di bilancio. Gli italiani hanno votato, è vero, ma dei falsi. E si vede.

L’allucinante tira e molla delle ultime 48h, lo scoop dell’agenzia LaPresse, l’ovazione dei suoi parlamentari: tutto ruota intorno alla figura di Silvio Berlusconi. Ma Giorgia Meloni, non ci sta.

Le scritte contro chi oggi ha vinto le elezioni non vanno enfatizzate ma devono essere prese sul serio. Soprattutto per evitare che quei “cattivi compagni” di un tempo, facciano ritorno.

Il tema del trasporto ferroviario in Sicilia ha radici profonde: la cancellazione dell’unico Frecciabianca fra Palermo e Catania ha riaperto il dibattito. Ma prima di tutto è necessario un cambio di mentalità.

Giorgia Meloni, ottenuto il successo scontato nel braccio di ferro con Silvio Berlusconi, si trova ora di fronte al bivio più insidioso: scegliere i componenti della sua squadra (e sfuggire alle tentazioni).

Le uscite di Berlusconi, lo scoop de ‘La Presse’ sul riallacciato rapporto con il criminale Putin: la missione del Cavaliere è disintegrare la pace con Giorgia Meloni ancor prima dell’inizio del suo nuovo Governo.

Non si può chiedere per mesi una presa di posizione chiara e netta su quelli che furono gli orrori nazifascisti e le colpe italiane, per poi girarsi dall’altra parte o arrampicarsi sugli specchi

i caccia italiani fanno la loro parte nei cieli del Mar Baltico: di recente si sono levati in volo per un cosiddetto scramble a seguito dell’avvistamento di velivoli russi

Ignazio La Russa, da trent’anni in Parlamento, sa che fidarsi è bene ma non fidarsi è meglio. E così in vista dell’elezione alla presidenza del Senato è corso ai ripari all’insegna del melius abundare quam deficere

Il tema della giustizia e del suo funzionamento non è un problema dell’inquisito e della corporazione togata ma ha a che vedere con il funzionamento del Paese e il livello di civiltà.

Se prima soffrire di depressione o qualsiasi altra patologia psichiatrica era una vergona, oggi parlare di salute mentale sta diventando una moda.

Quanto più in fretta governo e presidente parleranno di soluzioni concrete e credibili per il Paese tanto meglio sarà per tutti.