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60seconds del dodicesimo giorno di guerra. L’Italia è stata inserita nella lista dei paesi “ostili“ alla Russia. Una medaglia da appuntarci al petto essere considerati i cattivi (noi!) da un uomo che ha scatenato quest’orrore indicibile.

L’analisi di Marco Di Liddo del CeSi, responsabile desk Africa e Russia: “Questi negoziati possono rappresentare il palcoscenico che la Cina andava cercando. Se la Cina dovesse riuscire a mettere fine alla guerra grazie alla sua mediazione, si aprirebbe la strada al “secolo cinese”.  …

La Russia si prepara al distacco dalla rete internet globale entro l’ 11 marzo. Ma cosa significa questa operazione per il Paese?  Ne parliamo con Rudy Bandiera, esperto digital e divulgatore.  Intervista a cura del direttore Fulvio Giuliani.

60seconds extralarge, perché a volte è necessario parlare. Interrogarsi. Obbligarsi a ricordare che ci sono colpe da pagare. Come quelle di Putin.

Manifestazioni contro la guerra e manifestazioni per la pace non sono la stessa cosa.

60seconds del decimo giorno di guerra. Israele tenta una mediazione, tanto sorprendente (in parte), quanto difficile. Gerusalemme resta legata a triplo filo a Washington ed è parte del nostro mondo, di quell’Occidente che Putin ha attaccato aggredendo l’Ucraina.

La guerra in Ucraina è l’ennesimo e sanguinoso capitolo della storia che si ripete. “La Russia ha sempre provato ad avere dentro ciascun paese occidentale delle quinte colonne: delle componenti politico culturali che lavorassero a dividere e indebolire l’Occidente”.

Intervista a Marco Di Liddo, analista responsabile dei desk Russia e Africa per il Cesi, Centro Studi Internazionali, esperto conoscitore della storia e delle politiche locali che ci spiega quali saranno le probabili prossime mosse di di Putin e quante siano le probabilità che il Presidente cines…

Una giornata, quella di ieri, che va a concludersi fra spiragli di speranza, parole vuote e folli, strette di mano che fanno male. Così normali, così ovvie e così lontane dalla realtà.

Intervista ad Andrea Iacomini, portavoce di UNICEF Italia. In Ucraina proseguono i bombardamenti a tappeto su case, ospedali, asili, reparti neonatali e rifugi di qualsiasi genere. Le città principali sono accerchiate e il peso maggiore sta ricadendo sui bambini.

Tra qualche ora riprenderanno i colloqui fra russi e ucraini. Civili nel centro del mirino di Putin, fra violenze inimmaginabili, una vergogna di cui dovrà rispondere davanti al tribunale della Storia. Un dolore da ascoltare. Il commento del Direttore Fulvio Giuliani.

Non si ferma la brutalità e l’insensatezza di questa guerra. Si bombardano anche gli ospedali pediatrici e i cimiteri. Non c’è più alcun tipo di umanità. Solo tanta tristezza e sgomento, uniti a un certo senso d’impotenza. Ora siamo davvero consapevoli che certe cose, purtroppo,…