app-menu Social mobile

Skip to main content
Scarica e leggi gratis su app
Meloni conferenza inizio anno

La conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni

La conferenza stampa annuale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le principali dichiarazioni della premier. Il rientro in Italia di Cecilia Sala, Elon Musk e Starlink, Donald Trump, i migranti e i centri in Albania: tanti i temi trattati

|

La conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni

La conferenza stampa annuale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le principali dichiarazioni della premier. Il rientro in Italia di Cecilia Sala, Elon Musk e Starlink, Donald Trump, i migranti e i centri in Albania: tanti i temi trattati

|

La conferenza stampa di inizio anno di Giorgia Meloni

La conferenza stampa annuale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le principali dichiarazioni della premier. Il rientro in Italia di Cecilia Sala, Elon Musk e Starlink, Donald Trump, i migranti e i centri in Albania: tanti i temi trattati

|
|

La conferenza stampa annuale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, le principali dichiarazioni della premier. Il rientro in Italia di Cecilia Sala, Elon Musk e Starlink, Donald Trump, i migranti e i centri in Albania: tanti i temi trattati

È iniziata alle ore 11:00 la conferenza stampa annuale con la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La conferenza è organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti e dall’Associazione stampa parlamentare.

Le parole di Carlo Bartoli, presidente dell’Ordine dei giornalisti, all’inizio della conferenza

“Il Parlamento approvi la riforma della professione. Dopo 61 anni, abbiamo nuovamente chiesto al Parlamento una riforma della professione e, a tal proposito, abbiamo avanzato all’unanimità una proposta seria e articolata. Nell’epoca dell’Intelligenza artificiale siamo ancora legati a norme della metà del secolo scorso. Una riforma che non può però essere il pretesto per mettere le mani, come qualcuno vorrebbe, sulle norme che regolano l’autogoverno della professione”.

Di seguito, le parole della presidente del Consiglio Giorgia Meloni

“Non sono un limite per la libertà di stampa e per la democrazia. Nel 2024 ho risposto in media a una domanda al giorno”

“Non ritengo di dovermi difendere dalle previsione di dover rappresentare un limite per la libertà di stampa o la democrazia. Questo governo non intende comprimere i diritti della stampa né il sostegno all’editoria. Sento dire spesso che io non risponderei alle domande dei giornalisti. Nel 2024 ho risposto a 350 domande in un anno, una al giorno. Ho fatto una scelta precisa di non partecipare alle conferenze stampa dopo i Consigli dei ministri. Io penso sia giusto che siano i ministri che hanno lavorato sui provvedimenti a parlarne”

La multa per diffamazione solo per casi limite

“Per la diffamazione a mezzo stampa resta “la multa fino a 50 mila euro con una notizia falsa pubblicata con l’intento di diffamare volontariamente qualcuno. Un caso evidentemente limite, non comune. In caso di diffamazione si può risolvere il caso anche con la pubblicazione della smentita”

Il ritorno in Italia di Cecilia Sala

“Ieri (con il ritorno in Italia di Cecilia Sala, ndr.) è stata sicuramente una bella giornata per l’Italia intera, per il sistema Italia, per le persone che ci hanno lavorato, per me. Vi farò una confessione: tra le molte cose che accadono quando si ricopre un incarico complesso come il mio, non ho mai provato un’emozione così grande in questi due anni come quella che ho provato ieri chiamando una madre per dirle che sua figlia stava tornando a casa. È stato un lavoro molto complesso per il quale devo ringraziare tutto il governo, ma anche voi giornalisti e la famiglia per il comportamento tenuto”.

“C’è stato un lavoro di triangolazione diplomatica con Iran e Usa per quello che riguarda una svolta nel caso, non direi che c’è stato un momento di svolta perché la questione è stata seguita dall’inizio – ha detto Meloni sempre rispondendo alla domanda sul caso Sala – Le interlocuzioni con l’Iran sono di natura diplomatica e di intelligence, il governo è tenuto alla riservatezza in questi casi. Mantovano è stato al Copasir ed è pronto a tornare nel caso in un’ulteriore audizione, ricordiamo che in Iran sono presenti altri 500 italiani e bisogna essere molto cauti”.

Il caso Abedini

“Per quanto riguarda Abedini la vicenda è al vaglio del ministero della Giustizia. Una vicenda di cui dobbiamo parlare certamente anche con gli amici americani e avrei dovuto parlarne anche con Binde che purtroppo ha dovuto rinunciare al viaggio in Italia per gli incendi in California”.

Starlink, SpaceX ed Elon Musk

“SpaceX consente di comunicare in sicurezza sul piano diplomatico e militare, informazioni molto delicate. Sul metodo posso dire che si tratta di interlocuzioni che il governo ha con molte aziende private. Anche io ho dubbi e rifletto. Il tema è che non ci sono alternative pubbliche per queste tecnologie, ovviamente si tratta di mettere in mano a un soggetto privato la protezione dei dati. Ma l’alternativa è non avere la protezione di questi dati. I due scenari non sono ottimali, io sono laica rispetto a questo ma devo porre la questione. Se un domani le comunicazioni dei dati sensibili finiscono nelle mani sbagliate, il governo ne è responsabile. Non ho mai parlato personalmente con Elon Musk di queste vicende. SpaceX ha illustrato al governo una tecnologia di cui dispone che permette di comunicare in sicurezza”.

“Da Musk non prendo soldi. Le ingerenze sono quelle di Soros”

Musk “non è un pericolo per la democrazia”. Le “ingerenze” ci sono in altri casi, quando “persone facoltose usano le risorse per finanziare in mezzo mondo partiti e associazioni per condizionare le politiche, come nel caso di Soros. Io non prendo soldi da Musk, semmai li hanno presi da Soros. Io il pericolo per la democrazia non lo vedo. Vorrei ricordare l’ingerenza di quella tedesca nella campagna italiana. Dobbiamo ricondurre le cose nell’alveo dove si trovano. Musk esprime la sua posizione e di questo stiamo parlando. Può piacere o non piacere ma quando mi si dice che c’è un pericolo di ingerenza evidenzio che non è il primo caso di persone note e facoltose che esprimono le loro opinioni. Io ne ho viste parecchie e spesso contro di me e nessuno si è scandalizzato. Il problema è quando queste persone usano le risorse per finanziare in mezzo mondo partiti e associazioni per condizionare le politiche, cosa che non mi risulta faccia Musk al contrario di Soros. Questa sì la considero una pericolosa ingerenza. Ma quando è accaduto si è parlato di filantropi: il problema è che è ricco e influente o che non è di sinistra?”.

Servizi segreti, le dimissioni di Elisabetta Belloni e il suo successore: Vittorio Rizzi

“Ho letto molte ricostruzioni che non rispondono a verità. L’ambasciatrice Elisabetta Belloni ha deciso di anticipare di qualche mese la scadenza naturale del suo incarico per evitare di finire nel tritacarne che di solito accompagna nomine così importanti. Ho una stima enorme per Elisabetta Belloni, che ringrazio ancora una volta del lavoro straordinario che insieme allo staff e al mio consigliere diplomatico ha fatto per la presidenza del G7. La mia stima e il mio rapporto personale con lei sono assolutamente inalterati. Elisabetta Belloni ha consegnato a me le sue dimissioni prima di Natale, quindi le vicende di questi giorni non c’entrano niente, abbiamo deciso insieme di aspettare a diffondere la notizia”.

Il successore di Belloni: “Vi confermo che il successore sarà il prefetto Vittorio Rizzi”.

Il premierato

“Io vorrei arrivare alle prossime elezioni con la riforma del premierato approvata e una legge elettorale tarata su questo. Penso che la questione sia materia di competenza parlamentare ma se il premierato non dovesse arrivare in tempo ci si interrogherà se questa legge elettorale sia la migliore o no”, ha detto la presidente del Consiglio interpellata sulle riforme”.

Le parole di Donald Trump sulla Groenlandia

“Mi sento di escludere che gli Usa nei prossimi anni si metteranno a tentare di annettere con la forza altri territori. Abbiamo già visto Donald Trump presidente, io penso che le sue dichiarazioni siano più un messaggio ad alcuni altri grandi player globali piuttosto che rivendicazioni ostili nei confronti di quesi Paesi”.

I migranti e i centri in Albania

“A me pare che le sentenze della Cassazione diano ragione al governo: spetta al governo dire quali siano i paesi sicuri e che il giudice non possa sistematicamente disapplicare ma solo in casi specifici, che è una cosa diversa da quello che hanno fatto i giudici di Roma. I centri in Albania sono pronti per essere  operativi, poi fortunatamente negli ultimi giorni gli sbarchi sono quasi azzerati”.

L’autonomia e i Lep

“Il governo ritiene che la sentenza della Corte costituzionale sia autoapplicativa, salvo quello che riguarda le modifiche sui Lep, sui quali stiamo già lavorando su una legge. Ma anche lì bisogna vedere cosa accadrà con la Corte costituzionale chiamata a decidere sul referendum”.

I Paesi considerati “sicuri”

Meloni ricorda che la Corte di giustizia europea “dovrebbe pronunciarsi a febbraio” sul tema dei Paesi sicuri. “L’Italia ha depositato le proprie valutazioni. Dalle interlocuzioni con gli altri partner europei, so che la maggioranza dei Paesi europei sosterrà la posizione italiana davanti alla Corte. Le nostre motivazioni sono in linea con il patto di immigrazione e asilo. Aspetterei a vedere cosa accade. Mi preoccupa di più – ha aggiunto – se in Italia non si tenesse conto di ciò, come non si tenesse conto della Cassazione (da parte dei magistrati ordinari ndr), il che è paradossale, un po’ preoccupante e bizzarro. Questo configura uno scenario molto più complesso, di palese volontà di disapplicare i provvedimenti del governo. Ma questo, non lo capirebbero neanche i cittadini. Poi ci sono 11 mafiosi legati a Messina Denaro che vengono messi in libertà per scadenza dei termini cautelari. Forse bisognerebbe essere più concentrati su questi trattenimenti che non sulla disapplicazione dei decreti del governo”.

La situazione nelle carceri

“Secondo me il modo serio di risolvere il problema non è l’amnistia o l’indulto ma è un altro: da una parte ampliare la capienza delle carceri e poi stiamo lavorando per rendere più agevole ad esempio il passaggio dei detenuti tossicodipendenti nelle comunità. Ascolto sempre con grande attenzione le parole di Papa Francesco che ringrazio. Quello che dice sull’amnistia è nella bolla sul Giubileo ed è rivolto ai governi di tutto il mondo non riguarda specificatamente il nostro Paese. La mia idea non è che questo si debba fare adeguando il numero dei detenuti o i reati alla capienza delle carceri, ma adeguare la capienza delle carceri alle necessità” ricordando che “perciò abbiamo nominato un commissario straordinario per l’edilizia penitenziaria che ha l’obiettivo di realizzare 7000 nuovi posti in 3 anni a partire dal 2025”.

L’Ucraina, Donald Trump e la Nato

In Ucraina “non prevedo un disimpegno e non lo leggo nelle dichiarazioni di Donald Trump: lui parla di ‘pace con la forza’ e io ho sempre sostenuto che l’unico modo per lavorare a una pace era costruire una situazione di difficoltà alla Russia per convincerla a sedersi a un tavolo di pace: oggi la Russia controlla il 18% del  territorio ucraino, due anni fa controllava il 17%. Se oggi si parla di pace è perché temo che la Russia si sia un po’ impantanata. Trump ha dimostrato di sapere dosare  diplomazia e deterrenza, prevedo che potrà farlo ancora”.

Insediamento di Trump

Se il 20 gennaio andrò all’insediamento di Trump? Mi fa piacere esserci, sto valutando la compatibilità di agenda. Se riesco partecipo volentieri.

Salvini al Viminale

“Matteo Salvini sarebbe un ottimo ministro dell’Interno. Ha ragione Salvini a dire che in assenza di un provvedimento giudiziario a suo carico avrebbe chiesto è ottenuto il ministero dell’Interno – ha detto Meloni – D’altra parte anche Piantedosi è un ottimo ministro dell’Interno. Allo stato attuale non credo che Salvini al Viminale sia nell’ordine delle cose”.

Le eventuali dimissioni di Daniela Santanchè

“Vediamo. Non sono la persona che giudica queste cose prima che accadano, vediamo cosa deciderà la magistratura e poi ne parlerò ovviamente con il ministro Daniela Santanchè“.

La Sardegna e il caso Alessandra Todde

“Si tratta di un atto non definitivo, la presidente Alessandra Todde ha annunciato ricorso e non voglio entrare nel merito. Non sono il tipo che gioisce se uno che vince elezioni poi decade per questioni burocratiche o giudiziarie. Diciamoci anche che è la prima volta che non accade: ricordo ad esempio il caso della lista del Popolo delle libertà alle elezioni regionali del Lazio, che non fu interamente ammessa per dieci minuti di ritardo e i cronisti più attenti ricordano il famoso panino. Non gioisco, vedremo cosa accadrà, il percorso è ancora lungo. Ho letto che Pd e M5S intendono, nel caso, non convalidare la decisione dei magistrati: è una scelta libera dei partiti, ma mi permetto sommessamente di segnalare che quando fu il caso della decadenza di Berlusconi si disse che compito del Parlamento era ratificare la decisione della magistratura. Sono i soliti due pesi e due misure… Non conosco benissimo la vicenda nel merito, preferisco non entrare ma a differenza di altri non gioisco per queste vicende”.

Il terzo mandato

“Nel Consiglio dei ministri di oggi noi impugniamo la legge regionale della Campania” che autorizzerebbe il terzo mandato del governatore.

Nel 2025 Piano Mattei in 5 nuovi Paesi africani

“Ampliare il Piano Mattei” è uno degli obiettivi del governo nel 2025 e “sono già stati individuati nuovi Paesi: Angola, Ghana, Mauritania, Tanzania e Senegal. L’altra “grande sfida” è “internazionalizzare ed europeizzare il Piano, un lavoro iniziato con il G7: ci siamo posti il problema di mettere in relazione il più possibile il nostro Piano anche con i livelli superiori, questo consente una strategia più ampia da parte europea e del G7. Sono fiera del fatto che la nostra strategia su Africa e Mediterraneo sta raccogliendo sempre maggiore interesse e consenso: è in interesse non solo italiano avere un approccio diverso al continente africano. Sono contenta della concretezza che il Piano Mattei sta dimostrando: la concretezza è la chiave di volta di una cooperazione diversa. Riuscire a dare continuità, a essere concreti e credibili fa la differenza. E ricordo che in tutti i primi 9 Paesi del Piano Mattei i progetti sono già avviati”.

La legge sulla cittadinanza

“Io penso che questo governo si debba concentrare sulle materie che sono nel programma, molto corposo. Non metterei altra carne al fuoco. E penso che quella italiana sia un’ottima legge sulla cittadinanza.Altro tema da affrontare sono i tempi in cui si ottiene la cittadinanza nel momento in cui se ne ha diritto. A volte ci vogliono “due anni. È un tema che avevo già chiesto di affrontare ed è un segnale che va dato”. L’Italia è una “delle nazioni che dà il maggior numero di cittadinanze in Ue” anche “ai minori. Continuo a ritenere che ci sia una ragione per cui lo ius soli o lo ius scholae non siano fenomeni diffusi nel mondo. La cittadinanza di un minore è di solito collegata alla cittadinanza della famiglia. Siccome nella stragrande maggioranza dei paesi non è possibile la doppia cittadinanza, se accade che un figlio acquisisce la cittadinanza e i genitori no e poi” questi ultimi “decidono di tornare in patria, il ragazzo diviene straniero nel suo paese di origine”.

Ricandidarmi?

“Non lo so. Questo è un lavoro faticoso, faticosissimo, è una decisione che prenderò quando la devo prendere, anche valutando i risultati che ho portato a casa. Sapete che non sono abbarbicata alla poltrona: se posso essere utile cerco di essere utile, se non posso essere utile mi regolo di conseguenza”.

Su mia sorella tante falsità

“Non penso che i giudici abbiano messo nel mirino mia sorella (Arianna, ndr.) ma mi stupisce che le vengano addebitate numerosissime cose che non ci sono. Questo mi ha molto incuriosita perché una cosa falsa può essere una svista, due cose false possono essere una svista, tre cose false possono essere una svista ma quattro cose diventano una strategia e allora mi interrogo sulla strategia. Dopodiché chiederò a mia sorella cosa ne pensa, se trova un minuto mentre stipa tutta gente, dei gangli dello Stato”.

L’accordo con Stellantis

“Sono soddisfatta dell’accordo con Stellantis, cerchiamo quello che possiamo per fare per avere sempre un approccio a tutela dei lavoratori”.

Il tema del lavoro

“Il governo ha fatto molto, ma non si fai mai abbastanza. Molti dati sono incoraggianti come l’ultimo dato sulla disoccupazione che scende ai minimi storici da quando vengono registrate le serie. Sono dati incoraggianti – ha risposto Meloni – Penso che Silvio Berlusconi possa essere fiero di noi. Noi andiamo avanti con la strada tracciata e cioè concentrare risorse sui salari e sulle aziende che assumono. Per quello che riguarda le crisi industriali noi abbiamo pensato ad esempio all’ires premiale che pone come condizione il mantenimento dei livelli occupazionali. I nostri incentivi sono legati sempre al mantenimento dei livelli occupazionali”.

Il lavoro giovanile

“Il tema del lavoro giovanile è una priorità che non si affronta solo incidendo sul tema del contratto del lavoro, parte dalla formazione. Il grande problema è che abbiamo diversi giovani che non trovano lavoro e poi abbiamo moltissimi settori produttivi che non trovano personale Dobbiamo fare un orientamento serio per dire ai giovani dov’è la possibilità di trovare lavoro. Se non lo facciamo a monte il problema non si risolve. Più complessa è la questione dei Neet, ma anche qui la questione è più ampia. Ho chiesto a Mantovano se riusciamo a mettere insieme un gruppo di lavoro per parlare di questo: social media, internet, pandemia, lo dico anche da madre. Faccio parte della prima generazione di figli che cresce una generazione totalmente digitale, noi non siamo attrezzati perché non lo abbiamo vissuto. Come ha impattato anche la pandemia, come cambiamo le personalità”.

di Filippo Messina

La Ragione è anche su WhatsApp. Entra nel nostro canale per non perderti nulla!

Leggi anche

La conferenza stampa di Meloni: “Mai parlato con Musk di SpaceX. Ricandidarmi? Valuterò”

09 Gennaio 2025
Sono tanti i temi toccati nella conferenza stampa di inizio anno della presidente del Consiglio …

Il gran giorno di Cecilia e Giorgia

09 Gennaio 2025
La liberazione di Cecilia Sala resta un indiscutibile successo personale della presidente del Co…

Francia, addio a Jean-Marie Le Pen

07 Gennaio 2025
È morto all’età di 96 anni Jean-Marie Le Pen – padre di Marine Le Pen – figura storica dell’estr…

Alessandra Todde, il moralismo del Movimento 5 Stelle e la teoria dello scontrino

07 Gennaio 2025
Alessandra Todde, il voto è più importante della rendicontazione. C’è un “però” grande quanto l’…

Iscriviti alla newsletter de
La Ragione

Il meglio della settimana, scelto dalla redazione: articoli, video e podcast per rimanere sempre informato.

    LEGGI GRATIS La Ragione

    GUARDA i nostri video

    ASCOLTA i nostri podcast

    REGISTRATI / ACCEDI