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Giorgio Provinciali

Gli orrori e la propaganda russa nelle parole di Volodymyr

Le parole che mi ha detto Volodymyr, più che un’intervista, sono una testimonianza delle atrocità perpetrate dai russi in Ucraina sin dal 2014

È il momento di vivere

Intervista da un bunker: Liudmyla e il marito raccontano la loro storia, dopo essere sopravvissuti ai bombardamenti di Kharkiv

In esclusiva dall’Ucraina la testimonianza di Irena

Irena, una ragazza di Mariupol, ci racconta l’orrore della guerra e resta allibita di fronte ai risultati raggiunti dalla disinformazione russa nel tessuto mediatico occidentale

La rete elettrica ucraina adattata alla guerra

La luce sta sconfiggendo le tenebre in Ucraina, dove la rete elettrica è stata adattata alla guerra: sono 23 i giorni senza blackout

Il viaggio da Mariupol un attimo prima dell’aggressione

All’alba del 24 febbraio 2022 Nataliya e suo marito cercano di lasciare Mariupol. Lo scenario che si troveranno davanti dopo pochi minuti cambierà per sempre la loro vita

Una clessidra che segna il tempo

Sulla scia del “Movimento dei nastri gialli” in alcune città ucraine si sta diffondendo una clessidra disegnata con lo spray, segno del tempo che scorre fino alla sperata liberazione

Amore e speranza in guerra

Il progetto “Ricerca con amore e speranza” delle sorelle residenti a Dnipro: consentire ai parenti dei caduti di trovare le loro tombe

Due vite, due drammi di guerra

Kateryna e Nataliya, due vite ucraine segnante da eventi contrapposti sotto il segno di un unico, insensato nome: guerra

I campi di “ri-educazione” in Russia

Il report sconvolgente sul programma di adozione e “ri-educazione” dei bambini ucraini deportati in Russia

L’eco di Putin

Così Lilia ricorda le prime fasi dell’occupazione russa del Donbass non nel febbraio 2022 ma ben prima, nel 2014

A Kiev da umani a eroi

Le prove eccezionali ed eroiche di persone assolutamente normali che, in Ucraina, sono state travolte dall’evento tragico di una guerra senza perché

Cantare “Bella Ciao” fino alla morte

L’impresa eroica del cantante lirico ucraino Ivanchuk che, nonostante una trivella di colpi, ha cantato ai medici con un filo di voce “Bella ciao”