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Camillo Bosco

Camillo Bosco, nato a Taormina un po’ dopo l’ultimo concerto pubblico del Quartetto Cetra, è esule nel nord Italia finché non viene richiamato in Trinacria per insegnare Storia del Fumetto all’Accademia di Palermo. Si occupa di romanzi grafici a continuazione e di un altro paio di cose.

La presa di Lysyčans’k: un pugno di mosche per il Cremlino

Nonostante la presa di Lysyčans’k, il comando interforze ucraino sfugge per la seconda volta all’accerchiamento russo. Cresce il nervosismo tra i blogger militari russi.

La bandiera dell’Ue è entrata nel parlamento ucraino

La bandiera dell’Unione europea è stata issata nella Verchovna Rada. Gli ucraini resistono e attaccano ma l’avanzata della Russia non accenna ad arrestarsi.

L’isola dei serpenti liberata da Kiev

Mentre l’aviazione ucraina ripulisce l’isola dei serpenti, Mosca, ancora una volta, vende una sconfitta tattica come una decisione politica.

La Russia del terrore si scatena contro il centro commerciale Amstor

Lunedì l’ennesimo attacco vile della Russia contro civili ucraini al centro commerciale Amstor dimostra quanto Putin continui a prediligere la strada del terrore. Ma l’Occidente, con il G7, risponde con la coesione.

L’Ucraina approfitta della rigidità russa

Sjevjerodonec’k è caduta nelle mani dei russi. Si tratta, però, di una conquista poco importante, mentre Kyiv ha dissanguato le unità nemiche impegnate nella presa dell’oblast’ di Luhans’k.

Baltico salvato ma Donbass distrutto

L’Eliseo risponde a Mosca trasferendo in meno di sei ore un contingente di un centinaio di soldati dalla Corsica, fino al Paese baltico al confine con la Russia. Un chiaro messaggio nel caso di attacco a un paese Nato, mentre l…

Donbass, il valzer dei generali russi

La guerra d’attrito nel Donbas suona il valzer dei generali russi: i cambi ai vertici dell’esercito russo non sono buoni segnali per Mosca.

Marcescenza e isolamento russi

La visita dei leader di Italia, Germania, Francia e Romania rettifica ogni inutile chiamata che è stata fatta al Cremlino negli ultimi mesi. Intanto, l’economia e l’esercito russo competono per chi collasserà prima

Il pericolo e lo stallo delle forze russe

L’esercito di Mosca non ha più gli uomini per mantenere i mille chilometri del fronte, così, le forze russe si diradano. Dai dati diffusi dagli ucraini, i russi perdono ogni giorno circa 150 soldati e una decina di carri armati.

Ogni giorno senza armi significa più ucraini morti

La velocità degli aiuti occidentali non segue il ritmo della guerra: mentre si aspettano le armi, in Ucraina  si prega che la brutalità russa sia più lenta della burocrazia occidentale.

La guerra sembra non avere fine

La guerra tra Russia e Ucraina sembra non avere fine. Gli ucraini resistono nello stabilimento Azot di Sjevjerodonec’k mentre i soldati di San Giorgio fortificano il centro della città. 

Trent’anni di putinismo per conquistare l’Ucraina

L’avanzata russa procede asfittica perché impegnata in un’offensiva ideologica.
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