Giorgio Provinciali
Un bambino due bombe
Kyiv – Umilianti sconfitte sul campo e stragi di civili: la Russia continua a macchiarsi l’onore anche nel nuovo anno, dopo 311 giorni di crimini e ferocia contro l’Ucraina.
Il crepuscolo dei tiranni
Ucraina: i tentativi di conquistare Bakhmut si stanno tramutando nel più grande lago di sangue russo dall’inizio del conflitto
Apocalypse Now in Ucraina
Quello che accade in Ucraina è troppo poco definire “immagini di guerra”: è la distruzione totale, l’apocalisse. La fine di ogni cosa ma anche la resilienza di un popolo aggredito ma non vinto.
Guidata da un drone verso la salvezza
Una ragazza è stata guidata in salvo nelle campagne di Izium da un drone guidato dai soldati ucraini, mentre intorno impazzavano le offensive russe
Dal fronte al Congresso Usa
Importantissimo incontro di ieri tra Zelensky e Biden. Dimostrazione di coraggio e amore per la propria terra ma anche aperte al palcoscenico mondiale su posizioni democratiche.
L’ipotesi della fuga di Putin
Dopo oltre 300 giorni e 5mila missili russi, l’Ucraina non cade. Anzi: c’è chi avanza l’ipotesi di una fuga dello zar Putin e dei suoi stretti collaboratori in America Latina.
San Nicola visto con gli occhi dei bambini ucraini e russi
Per San Nicola, il dono più richiesto dai bambini russi è l’opera di Orwell “1984”, il romanzo ispirato alla dittatura di Stalin con i cittadini vessati dalla “polizia del pensiero”.
La Russia è divenuta uno Stato criminale
Emergono dettagli raccapriccianti circa il metodo con cui il processo di pulizia etnica e sottomissione della nazione ucraina alla Russia sarebbe stato pianificato già da tempo
Bakhmut
La città di Bakhmut non esiste più, è cenere. Dei 70mila abitanti presenti prima del conflitto, ne sono rimasti meno di 7mila
Un silenzio assordante
Il racconto dall’Ucraina di Ivan e Alla, fratello e sorella che lottano in prima linea per difendere il proprio Paese dall’invasione russa. Le loro parole e i loro volti raccontano l’inferno e portano i segni di 280 giorni viss…
Democrazia in gioco
Il punto nel conflitto in Ucraina non è fermare la guerra, ma salvare la democrazia. A sottolineare questo concetto è Vittorio Emanuele Parsi, direttore dell’Alta scuola d’Economia e Relazioni internazionali presso la Faco…
Il tradimento del Memorandum di Budapest
Il Memorandum di Budapest, siglato 28 anni fa, è stato tradito. Quello del 5 dicembre 1994 fu “un accordo comodo a tutti, tranne che a l’Ucraina”. Oggi, ci sembra più che chiaro.