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Carlo Fusi

Giornalista e commentatore, anacronistico amante della politica, cocciutamente popperiano, perdutamente romanista.

Tutti zitti, tutti complici

La vittoria di Giorgia Meloni si contrappone ai due sconfitti per eccellenza: Letta e Salvini. Entrambi molto diversi ma con un grande punto in comune: la correità di chi li ha affiancati.

L’astensionismo analizzato da un angolo diverso

L’astensione alle elezioni del 25 settembre ha toccato i livelli più alti di sempre. Eppure, il nostro Paese era ai primi posti per partecipazione elettorale, pieno di giovani con tanta voglia di fare, dove la competenza veniva…

Dopo il voto: il commento di Carlo Fusi

Il commento di Carlo Fusi, all’indomani delle elezioni politiche 2022. Benché abusato, questa volta l’aggettivo storico a proposito del risultato elettorale è più che appropriato. E lo è per tre motivi.

Giorgia Meloni si ricorda di Fini, ma è solo un’arma elettorale

A ridosso del voto Giorgia Meloni si ricorda e riprende il moderatismo di Fini e della vecchia An. Ma tra una settimana le cose cambieranno e sopravvivrà solo una delle due Giorgia.

Letta-Meloni: una messinscena

La caratteristica principale della contesa online sul sito del “Corriere della Sera” tra Giorgia Meloni ed Enrico Letta è stata l’uggia e/o la tediosità, la noia.

Troppe promesse, poca credibilità

Chi dei leader che si candidano a governare l’Italia detiene maggiori doti di credibilità e affidabilità?

Le contraddizioni interne al centrodestra

Date le contraddizioni nel centrodestra, non esiste alcun terreno sul quale la triade mostri di avere uguale visione ed esprimere simmetrica indicazione politica.

Voto utile: la più ingannevole delle motivazioni

L’invito al voto utile, la più ingannevole delle motivazioni in qualunque campagna elettorale, che oggi in teoria riguarderebbe le coalizioni anche se con buone dosi di ipocrisia.

Crisi di nervi

Il puzzle delle coalizioni dei partiti politici italiani. Per fare politica, però, serve pazienza e tanta voglia di costruire.

La politica estera dovrà essere l’ago della bilancia nelle elezioni

L’elemento più determinante nella caduta del governo Draghi è la politica estera: una parte della politica italiana non avrebbe voluto mostrare così tanta avversione a Putin. E questo discrimine sarà fondamentale anche nelle ur…

Il giorno della verità sul governo Draghi

Mario Draghi, la carta vincente fuori e dentro i confini nazionali, svelerà le sue intenzioni: andare avanti o dimettersi. Ma nella politica tutta italiana dell’autoreferenzialità, tutto può accadere.

Partiti e governo: fino a quando?

In mezzo al perpetuo bailamme dei partiti c’è il governo Draghi che merita chiarezza: se può lavorare bene, altrimenti cali il sipario.