
Carlo Fusi
Giornalista e commentatore, anacronistico amante della politica, cocciutamente popperiano, perdutamente romanista.
Nuovi muri
Dopo la morte di Berlusconi, resistono i berlusconiani e gli antiberlusconiani. È l’Italia dei no, radicalmente conservatrice per ragioni di convenienza e ideologismo
Forza Italia, quale destino?
Non ci sono eredi né delfini né possessori di quid sparsi per l’Italia. E dunque che fine farà Forza Italia?
Salvini-Schlein, la (s)coppia
La coppia Salvini-Schlein contribuisce a squilibrare il già pericolosamente sconnesso sistema italiano
Amministrative, il centrodestra stravince
Le ultime amministrative e relativi risultati mostrano un quadro complesso della situazione politica italiana. Proviamo a fare chiarezza
Riformare, per esistere
Il problema è che nessuna delle due leader, Schlein e Meloni, potrà mai guadagnare una definita compiutezza. Serve riformare il Paese
L’ineludibile sfida del Pnrr
Le parole di Meloni “Il Pnrr non l’abbiamo scritto noi” non sono una buona scelta per chi deve guidare il governo. Il rinculo di un eventuale fallimento travolgerebbe tutta la maggioranza, con pochi distinguo
Meloni e Schlein donne sole al comando
Meloni e Schlein si mostrano come donne sole al comando. Questo però deve innescare un concreto senso di responsabilità che le due leader non hanno ancora dimostrato
Schlein e i tentativi di alleanze
Le contraddizioni che dilaniavano il Nazareno prima della Schlein sono rimaste tutte. Ora si tentano nuove alleanze
Giorgia Meloni, da sola al comando nell’Italia degli astenuti
È sola al comando Giorgia Meloni. Il guaio è che lo è nel deserto della legittimazione, con gli italiani che fanno segnare il record di astensionismo dal voto
L’occasione persa da Meloni sul caso Donzelli-Delmastro
Giorgia Meloni non ha “castigato” i due gemelli dell’autogol Donzelli e Delmastro. Così, ha perso un’occasione e ha rivestito di evanescenza il richiamo di abbassare i toni
Giorgia Meloni e il Napoli: lei e uno scudetto
C’è un 30% di elettori da tempo “in cerca d’autore”. Un flusso di consensi fluido e mutevole che ha delle conseguenze sul sistema politico e sull’attuale premier
Casaleggio Jr vuole cambiare nome al M5S
Casaleggio Jr ha invitato Conte a cambiare nome al M5S. Rinominare un partito per segnalare ventate di rinnovamento è un’antica fascinazione della politica. Sicuri funzioni così?